20 dicembre 2024 – 10:45
Un illustre personaggio, da tempo afflitto da problemi di salute, si trovava ricoverato presso l’ospedale Fornaca, dove purtroppo ha trovato la sua fine questa mattina. La sua carriera politica è stata segnata da momenti di grande rilievo e controversie: eletto al Senato nel 1994, successivamente candidato come membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura per conto della Lega, ma sostituito all’ultimo momento da Giuseppe Riccio proposto dall’Udr di Cossiga. Dal 2000 ha svolto il ruolo di consigliere regionale in Piemonte, per poi assumere nel 2002 l’incarico di assessore al Commercio estero e alla Formazione con deleghe legate al settore legale e contenzioso.Non è mancata la polemica nella sua carriera: accusato di corruzione, ha preferito rassegnare le dimissioni e rinunciare alle sue deleghe. In seguito a un processo travagliato, è stato assolto in appello con una sentenza che è stata confermata anche in Cassazione. Recentemente, il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza che ha condannato la Lega Nord al pagamento di 3 milioni di euro a favore dell’ex collaboratore Brigand, a titolo di compensi professionali per il periodo dal 2000 al 2012.Questa decisione giudiziaria fa parte delle conseguenze di un accordo segreto stipulato nel 2014 tra l’ex leader Bossi e il nuovo segretario della Lega Nord Salvini: Brigand aveva rinunciato a un ingente compenso economico in cambio della conferma del suo staff durante il passaggio di consegne tra Bossi e Salvini. Tuttavia, tale promessa non è stata mantenuta da parte della nuova dirigenza leghista. Questa intricata vicenda evidenzia le complessità e le dinamiche interne ai partiti politici italiani, dove gli interessi personali spesso si intrecciano con quelli collettivi.