“La forza di Teresa: Claudia Pandolfi nel film ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’”

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Claudia Pandolfi, con il suo viso segnato dalle lacrime, ha interpretato uno dei ruoli più toccanti della sua carriera nel film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, dando vita a Teresa Manes, la madre del giovane Andrea Spezzacatena che si è tolto la vita a causa del bullismo e del cyberbullismo. Durante il festival di Giffoni, in un momento di grande emozione e vulnerabilità, Claudia si apre con i giornalisti riguardo al film: “Scusatemi se piango, è la prima volta che parlo di questo progetto. Presto riuscirò a controllare le mie emozioni. Ciò che mi colpisce è che Teresa, nel film, non piange mai…”. Il lungometraggio, diretto da Margherita Ferri e prodotto da Eagle Pictures e Weekend Films con la sceneggiatura di Roberto Proia, verrà presentato al pubblico ad ottobre. Corrado Fortuna interpreta il padre di Andrea, mentre Samuele Carrino veste i panni del giovane protagonista. Andrea Arru dà il volto al bullo Christian, mentre Sara Ciocca interpreta Sara, la migliore amica di Andrea.Durante l’evento a Giffoni, Arisa ha eseguito dal vivo la canzone inedita “Canta ancora”, accompagnando l’ascolto del trailer e delle clip del film. La trama ruota attorno a un paio di pantaloni rossi diventati rosa per errore durante un lavaggio e indossati da Andrea senza curarsi delle reazioni negative dei suoi compagni di scuola. Questi reagiscono in maniera violenta e continuativa fino all’apertura di una pagina Facebook intitolata ‘Il Ragazzo dai pantaloni rosa’.Claudia Pandolfi sottolinea l’intensità del legame creatosi con Teresa durante le riprese: “Sono profondamente commossa dalla storia di Andrea. L’amore presente sul set è stato straordinario e mi ha aiutato ad affrontare questa vicenda così toccante”. L’attrice riflette sulla generosità e coraggio dimostrati da Teresa nel trasformare una tragedia personale in un messaggio positivo per gli altri: “La sua intelligenza emotiva è straordinaria”.Teresa Manes ha dedicato la sua vita dopo il tragico evento a sensibilizzare sul tema dell’utilizzo dannoso delle parole nelle scuole. Durante l’incontro a Giffoni, l’abbraccio solidale dei presenti tocca il cuore spezzato ma determinato della donna coraggiosa. Invita i ragazzi ad abbattere il muro del silenzio e ad essere consapevoli della potenza delle parole nel costruire o distruggere.Roberto Proia rivolge alle giovani menti presenti un messaggio di speranza: “Quest’età passa. Resistete con fierezza perché non durerà per sempre”. Sottolinea anche che nella sceneggiatura hanno cercato di non giudicare nessuno come cattivo o buono: “Molti sono bulli senza esserne consapevoli”. Conclude rivelando la frase finale del film: “Di tutti gli errori fatti con mio figlio, farlo uscire con dei pantaloni rosa non è tra quelli”.

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