“La fuga dei medici: una sfida critica per il governo italiano”

Il governo italiano si trova di fronte a una situazione critica: la fuga dei medici dal Paese. Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, sottolinea la necessità di affrontare con coraggio questo problema. La carenza di personale sanitario è uno dei principali ostacoli da superare, e la recente Manovra non sembra offrire una soluzione adeguata.Anelli evidenzia che lo sciopero annunciato per il 20 novembre è solo la punta dell’iceberg di un disagio diffuso e irreversibile, se non verrà avviato un serio processo di cambiamento. Inoltre, propone l’introduzione di maggiore flessibilità nelle ricette elettroniche per garantire la continuità delle cure anche in caso di malfunzionamento del sistema telematico.L’Italia, pur essendo un Paese che fornisce personale medico altamente qualificato in Europa e nel mondo, rischia di dover ricorrere sempre più spesso a medici stranieri per colmare le proprie carenze. Anelli invita a concentrare le risorse finanziarie per almeno 1-2 anni sul potenziamento del personale sanitario, anziché disperderle in altri settori poco prioritari.La questione salariale gioca un ruolo fondamentale nella decisione dei medici di emigrare: stipendi più consistenti all’estero rappresentano un forte incentivo alla fuga. È il caso dell’oculista che ha ricevuto un’offerta di 1.800 euro al giorno a Marsiglia o delle cifre sicuramente maggiori offerte a Dubai.Anelli riconosce che le risorse disponibili nella Finanziaria attuale sono limitate e gran parte vanno ai contratti di lavoro esistenti. Tuttavia, auspica che in prospettiva pluriennale si possano individuare nuove risorse per garantire una sanità efficiente e competitiva a livello internazionale.