05 giugno 2024 – 07:59
La valorizzazione dei parchi e dei prati con l’erba più alta non è solo una questione di risparmio, ma soprattutto un’opportunità per favorire la biodiversità, come sottolineato dal sindaco della città meneghina. Lasciare crescere l’erba contribuisce a migliorare la fertilità del terreno e a rispettare i ritmi naturali, ha precisato. Matteo Bassetti si distacca nettamente da questa tendenza sempre più diffusa nelle città italiane, esprimendo preoccupazioni già manifestate sui social network. Secondo il primario del Policlinico San Martino di Genova, la biodiversità può essere promossa in diversi modi senza trascurare la manutenzione dei giardini e dei parchi pubblici. Optare per questo approccio aumenta il rischio di contatti con le zecche, importanti vettori di malattie infettive. I pericoli non riguardano soltanto gli esseri umani ma anche gli animali domestici. L’erba alta facilita il contagio da parte di questi parassiti sia per noi che per i nostri amici a quattro zampe, continua Bassetti. È vero che anche nei prati rasati possono annidarsi insetti nocivi? Certamente, ammette l’esperto in malattie infettive, ma è molto meno probabile se l’erba è tenuta bassa e curata adeguatamente. Il rischio aumenta quando ci si immerge tra le erbe alte con piedi o zampe dei cani. È necessario prestare maggiore attenzione e gestire gli spazi verdi in modo diverso. Pulci e zecche non sono gli unici pericoli presenti nei prati, specialmente con l’aumento delle temperature durante l’estate imminente. La cura degli spazi verdi pubblici è cruciale anche percheeacute; richiede interventi specifici contro le zanzare in questa stagione dell’anno. Bisogna investire maggiormente nella prevenzione delle malattie trasmesse dagli insetti di vario genere, conclude Bassetti, nonostante le divergenze con l’approccio ecologista del sindaco Sala.
