La Giornata della Memoria e dell’Impegno si snoda come un filo rosso che lega il passato al presente, ricordando le vittime innocenti delle mafie che hanno perduto la vita a causa di una crudele e inumana violenza. Oggi, più che mai, è necessario fare i conti con questo capitolo oscuro della nostra storia, non solo per dare un senso al dolore delle famiglie dei defunti ma anche per riconoscere il patto di lealtà tra la mafia e alcuni settori istituzionali.Le mafie, come abbiamo imparato nel corso degli anni attraverso le indagini e i processi, non rappresentano solo un problema criminale da risolvere con magistrati e polizia; esse costituiscono invece un’anomalia strutturale della nostra società, una lesione continua alla legge dello Stato che minaccia la stabilità del nostro sistema politico. Questo perché le mafie hanno saputo crearsi radici dentro l’organizzazione istituzionale stessa attraverso accordi e connivenze, talvolta anche inconsapevoli, ma comunque sempre lesive della funzione di garanzia garantita dalle Istituzioni.La Giornata della Memoria è un atto di memoria collettiva, un momento per ricordare le vittime delle mafie. Ma è anche un dovere civico e politico: riconoscere i fallimenti del passato e rilanciare il dibattito sulla lotta alla mafia non solo come necessità di ordine pubblico ma come esigenza della vita democratica stessa. La nostra democrazia si giustifica attraverso l’equilibrio tra libertà individuali e sicurezza collettiva; la presenza delle mafie minaccia entrambe queste condizioni fondamentali, erodendo il tessuto sociale e civico.È necessario ripensare il sistema di garanzia della vita democratica. Questo implica una riforma profonda del sistema giudiziario e dell’amministrazione penitenziaria non solo per garantire maggiore efficienza nella lotta alla mafia, ma soprattutto per assicurare che le Istituzioni stesse siano libere dalle contaminazioni mafiose.Ribadire la nostra condanna alle mafie significa impegnarsi a combatterle con tutte le nostre forze e mezzi. Ma significherebbe anche agire, quotidianamente, per rafforzare la giustizia, assicurare sicurezza, difendere la libertà dei cittadini e rifiutare ogni forma di illegalità, violenza e sopraffazione.La loro memoria è, e deve sempre essere, il nostro punto di riferimento: un ricordo vivo della nostra storia ma anche una scelta per il presente. La Giornata della Memoria non può essere solo un appuntamento solenne che si ripete ogni anno; deve diventare un momento costante di riflessione e azione civica, politica e morale che ci impegni a essere sempre più democratici, sempre più giusti, sempre più solidali.
La Giornata della Memoria, un appello per il presente: combattere la mafia per una democrazia giusta
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