23 aprile 2025 – 20:26
La Guardia di Finanza di Piacenza, su delega della Procura Europea – Ufficio di Napoli e Bologna, ha condotto un’operazione senza precedenti con l’obiettivo di stroncare un’imponente rete criminale. Questo colpo di stato investigativo si è concluso con la sequestrazione di immobili, terreni, società, quote societarie, autovetture di lusso e conti correnti per un valore superiore ai 20 milioni di euro.Le Fiamme Gialle hanno posto il loro sigillo sullo stabilimento balneare più esclusivo della Costa Azzurra, oltre a sei immobili di pregio situati nella provincia di Piacenza. Inoltre, sono stati sequestrati 66 fabbricati, capannoni e pertinenze in diverse regioni d’Italia, come il Piacentino, la Lombardia, la Liguria, il Piemonte e la Puglia, nonché 77 terreni. La Guardia di Finanza ha anche bloccato l’attività delle società coinvolte, con sede a Piacenza e Milano, in quanto accusate di frode all’Iva e riciclaggio.Il quadro della rete criminale è stato ricostruito attraverso la collaborazione tra i Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, Napoli e Verbania. Gli investigatori hanno stabilito che l’associazione criminale era composta da 59 soggetti e 13 imprese, con ramificazioni in Italia e all’estero. Questa rete era coinvolta nella commercializzazione illecita di prodotti energetici, in completa evasione di accisa e Iva.L’indagine ha consentito ai finanziari piacentini di smantellare l’associazione criminale, che aveva realizzato 8 misure cautelari personali nei confronti dei vertici. Questo ha portato alla sequestrazione di autovetture di lusso, come una Ferrari 488 e una Porsche 911 Carrera 4, oltre a tre motocicli, conti correnti e liquidità.La Guardia di Finanza ha ricostruito il patrimonio detenuto dal principale indagato, che era schermato da familiari e persone di fiducia. Questa operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra le diverse strutture della Procura Europea e ai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, Napoli e Verbania.La Guardia di Finanza ha condotto questo complesso’ operazione con l’aiuto della Procura Europea – Ufficio di Napoli e Bologna, grazie alla quale sono stati sequestrati beni per oltre 20 milioni di euro. L’indagine è stata coordinata dalla Procura Europea ed è parte di un contesto investigativo più ampio che coinvolge diverse regioni d’Italia.