12 gennaio 2024 – 21:45
Durante il mio soggiorno presso degli amici in Italia, mi sono imbattuto in una notizia sconcertante: l’approvazione di una legge crudele. Questa legge vietava di prestare aiuto alle persone che si trovavano in mare, impedendo così ad una nave di accedere a Lampedusa. La mia incredulità era palpabile, soprattutto considerando la meravigliosa Italia e la sua popolazione straordinaria.È stato Richard Gere, ospite del programma “Il cavallo e la torre” condotto da Marco Damilano su Rai3, a parlarmi di questa situazione mentre era a bordo della nave Open Arms per portare soccorso e supporto durante il processo a Matteo Salvini. Ho avuto modo di conoscere le persone coinvolte con Open Arms anni prima, quando avevano operato salvando vite umane in Grecia. Il loro impegno nel Mediterraneo mi aveva profondamente commosso.Così ho preso la decisione di lasciare temporaneamente la casa dei miei amici per recarmi a Lampedusa e contribuire con l’approvvigionamento di acqua, cibo e beni essenziali. Era importante fare tutto ciò che fosse possibile per alleviare le sofferenze delle persone che cercavano disperatamente un rifugio sicuro.La mia esperienza diretta nell’aiutare queste persone vulnerabili mi ha fatto riflettere sulle ingiustizie del sistema e sulla necessità di cambiamento. È fondamentale promuovere un approccio umanitario basato sulla solidarietà e sull’accoglienza verso chi fugge da situazioni di pericolo.Non possiamo voltare le spalle a coloro che cercano protezione e speranza, soprattutto in un paese come l’Italia, che ha una storia ricca di cultura e umanità. Dobbiamo lavorare insieme per creare politiche più inclusive e compassionevoli, in modo da garantire un futuro migliore per tutti.È tempo di superare le divisioni e di abbracciare la diversità come una ricchezza da valorizzare. Solo così potremo costruire un mondo più giusto, dove ogni individuo abbia la possibilità di vivere con dignità e rispetto.
