25 luglio 2024 – 19:45
La libertà di informazione in Italia è attualmente minacciata da una serie di episodi inquietanti che stanno mettendo a repentaglio il diritto alla critica e la democrazia stessa. L’aumento delle contestazioni, delle intimidazioni e persino delle aggressioni nei confronti dei giornalisti rappresenta un pericoloso segnale di intolleranza che non può essere ignorato. Il presidente Sergio Mattarella ha deciso di intervenire su questa delicata questione, sottolineando come ogni attacco alla libera informazione costituisca un attacco diretto alla Repubblica stessa.Durante la cerimonia organizzata dall’Associazione della Stampa Parlamentare, Mattarella ha ribadito l’importanza fondamentale del diritto alla libertà di espressione, sancito dall’articolo 21 della Costituzione. Il pluralismo dei media rappresenta un pilastro essenziale della democrazia e le istituzioni devono garantirne il rispetto senza esitazioni. Nessun giornalista che si impegna nel documentare fatti e nel portare alla luce verità scomode dovrebbe essere soggetto a minacce o ritorsioni.Il presidente ha evitato di commentare questioni relative al governo, preferendo concentrarsi sul sostegno all’Ucraina e condannare fermamente i discorsi d’odio diffusi da certi individui. Tuttavia, ha espresso profonda preoccupazione per due gravi violazioni della Costituzione: la mancata elezione di un giudice della Consulta dopo mesi di attesa e il degrado insopportabile delle condizioni carcerarie in cui versano i detenuti.Mattarella ha evidenziato con fermezza la necessità di porre fine a queste violazioni dei diritti fondamentali, poiché rappresentano una minaccia diretta alla legalità e al rispetto dei principi democratici. È urgente agire per proteggere la libertà di informazione e garantire che nessuno sia al di sopra della legge, nemmeno chi occupa posizioni istituzionali elevate.
