22 dicembre 2024 – 16:40
La storia di Maria Ruggia, lasciata su una barella del pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia di Palermo per otto giorni prima di essere trasferita in Medicina Generale, è un tragico esempio delle carenze del sistema sanitario. La sua morte il 20 dicembre ha scosso la figlia Romina Gelardi, che ha deciso di presentare una denuncia per accertare le responsabilità nell’accaduto. L’avvocato Andrea Dell’Aira è al suo fianco in questa battaglia per giustizia.L’intervento della polizia che ha sequestrato le cartelle cliniche e la salma di Maria Ruggia è un passo importante per fare luce su quanto accaduto. L’autopsia presso l’istituto di medicina legale potrà finalmente svelare le cause della morte e individuare eventuali responsabilità nel trattamento ricevuto dalla paziente.La vicenda di Maria Ruggia solleva interrogativi sul funzionamento dei servizi ospedalieri e sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta ai pazienti. È fondamentale che casi come questo vengano approfonditi e che vengano adottate misure correttive per evitare tragedie simili in futuro.Romina Gelardi non si arrende nella sua ricerca di verità e giustizia per la madre scomparsa. Il suo impegno nel portare avanti questa battaglia legale è encomiabile e rappresenta una voce per tutte le persone che hanno subito situazioni simili all’interno del sistema sanitario.La morte di Maria Ruggia non può essere considerata solo un fatto isolato, ma deve essere un monito affinché si lavori costantemente per migliorare le condizioni delle strutture sanitarie e garantire un’assistenza dignitosa a tutti i pazienti. Solo così si potrà evitare che altre famiglie debbano affrontare tragedie simili a quella vissuta da Romina Gelardi e dalla sua famiglia.