22 ottobre 2024 – 19:47
Liliana Segre, donna di straordinaria lucidità all’età di 94 anni, porta con sé il peso indelebile della sua storia. Il numero tatuato sul braccio ad Auschwitz, 75190, simbolo della sua sopravvivenza e della sua scelta di essere testimone della memoria dell’Olocausto. Ma Liliana è anche la bambina che giocava a Corso Magenta 55 a Milano, la moglie innamorata, la madre affettuosa e la nonna amorevole. La sua vita eccezionale è raccontata nel toccante film “Liliana” di Ruggero Gabbai presentato alla Festa del Cinema di Roma.Il documentario rivela non solo il coraggio e la forza interiore di Liliana, ma anche i momenti privati segnati dalla solitudine, dalla depressione e dal pessimismo che l’hanno accompagnata lungo il cammino. I figli Federica e Alberto, insieme al nipote Filippo, danno voce alla loro esperienza accanto a quella straordinaria donna che ha deciso di rompere il silenzio dopo 45 anni per diventare testimone delle atrocità vissute.Attraverso interviste storiche degli anni ’90 conservate al Cdec e nuovi materiali girati nel 2024, il film offre uno sguardo intimo sulla vita di Liliana Segre. La sua costante lotta contro il pessimismo si riflette nel suo impegno per mantenere viva la memoria dell’Olocausto attraverso progetti come Binario 21 a Milano.Nonostante le sfide e i traumi vissuti, Liliana rimane un faro di speranza e resilienza. La sua voce si alza contro l’antisemitismo ancora presente oggi, mentre guarda con preoccupazione al futuro della memoria dell’Olocausto. Il film “Liliana” rappresenta un tributo commovente a una donna straordinaria e sarà presto proiettato in diverse città italiane e internazionali.La storia di Liliana Segre ci ricorda l’importanza di non dimenticare il passato per costruire un futuro migliore basato sulla pace e sulla tolleranza. La sua testimonianza continua ad illuminare le generazioni presenti e future su una pagina oscura della storia umana che non deve mai essere dimenticata.
