La vicenda che coinvolge la morte di mio padre continua a suscitare in me profondo sconcerto e dolore. Ritengo che egli sia stato oltraggiato anche dopo la sua dipartita, un’ingiustizia che non merita. Man mano che il tempo passa, emergono sempre più chiaramente le gravi lacune nelle indagini condotte e l’efficacia del depistaggio attuato per oscurare la verità. Sono trascorsi 32 lunghi anni dall’accaduto e purtroppo sembra che ne serviranno molti altri prima che si possa giungere a una ricostruzione accurata di quegli eventi così oscuri e dolorosi. La lotta per far emergere la verità e ripristinare l’onore di mio padre è diventata una battaglia lunga e faticosa, ma non posso arrendermi di fronte all’ingiustizia subita da lui. Resto determinata nel perseguire la verità, nella speranza che un giorno giustizia sarà fatta e il suo nome sarà riabilitato.
“La lunga battaglia per la verità e l’onore di mio padre”
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