17 aprile 2024 – 18:32
Nel cuore pulsante di Roma si cela un intricato meccanismo di potere e consenso, una macchina del voto che trascende le etichette politiche convenzionali. Questa fabbrica implacabile, indipendentemente dall’orientamento ideologico che ostenta all’ingresso – che sia di destra, sinistra o centro – continua a produrre inesorabilmente voti in quantità industriali. Sin dal lontano 2012, quando la lista dell’Udc varcò per la prima volta la soglia dell’Assemblea regionale siciliana portando con seeacute; ventimila preferenze, fino al 2022 con i 24 mila voti conquistati dalla lista della Lega, questa macchina non ha mai cessato di operare.Luca Sammartino emerge come il sovrano incontrastato del consenso nella Sicilia Orientale, mentre Edy Tamajo regna sovrano sulla Sicilia Occidentale, anche se attualmente legato al forzismo ma dotato anch’egli di un camaleontico pragmatismo politico. Tuttavia, nonostante il successo e la pervasiva influenza di Sammartino nel panorama politico siciliano, nessun suo discorso è riuscito a lasciare un’impronta indelebile nella storia dell’Ars.Questa intricata rete di potere mette in luce le complesse dinamiche della politica locale e nazionale, dove le alleanze mutevoli e gli interessi contrapposti si intrecciano in un intricato gioco di equilibri. La costante produzione di voti da parte di questa macchina del consenso sottolinea l’importanza cruciale della Sicilia nel panorama politico italiano e la capacità dei suoi artefici di plasmare il destino delle istituzioni con astuzia e determinazione.