Nel lontano 1985, un giovane Michael Jordan, all’epoca ventiduenne e già un campione emergente ma non ancora il leggendario fuoriclasse che sarebbe diventato, si trovava in tour in Europa. Fu così che sbarcò sul parquet di Trieste per una partita indossando una maglia arancione in cotone con la scritta bianca “Stefanel” al centro, accompagnata dal tradizionale logo arancione a quadrifoglio e il mitico numero 23 sul retro. Quella serata, il pubblico presente nell’arena rimase incantato dall’eleganza e dalla grinta del giovane giocatore americano, capace di fare giocate straordinarie e di trasmettere un’energia contagiosa a tutti i presenti. L’atmosfera era carica di emozioni e di aspettative per ciò che quel talento promettente avrebbe potuto realizzare nel corso della sua carriera. Quel momento segnò l’inizio di una leggenda dello sport mondiale, destinata a lasciare un’impronta indelebile nella storia del basket e a ispirare intere generazioni di appassionati.
“La magica notte di Michael Jordan a Trieste nel 1985: il talento emergente che ha incantato l’Europa”
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