“La metafisica sospesa tra nebbie e introspezione: il film ‘L’isola degli idealisti’ affascina alla Festa di Roma”

Il romanzo “L’isola degli idealisti”, da cui è tratto il film omonimo in concorso alla Festa di Roma, affascina per la sua metafisica e per l’atmosfera sospesa tra nebbie e introspezione dei personaggi. Elisabetta Sgarbi, regista ed editrice, sottolinea l’importanza di portare sullo schermo il primo Scerbanenco, meno conosciuto ma più complesso, ambientato in una villa isolata dove si intrecciano le vite di borghesi e giovani ladri. Questi ultimi irrompono nella tranquillità della famiglia Reffi, composta dall’ex direttore d’orchestra Antonio e dai suoi figli Carla e Celestino. La convivenza forzata tra ladri e borghesi porta a un dialogo che cambierà entrambe le parti, con i primi che portano vitalità nella villa ricca di opere d’arte sull’Isola delle ginestre.Nel film degli anni Sessanta, la coppia di giovani ladri Beatrice Navi e Guido Cenere si ritrova a vivere con i Reffi dopo essere stati scoperti durante un furto. Celestino propone loro un patto: restare con loro in cambio di non essere denunciati alla polizia. L’intento educativo dei borghesi si trasformerà in un’inversione di ruoli, con i ladri che influenzeranno profondamente la vita della famiglia.Tommaso Ragno, interprete del filosofo Celestino, apprezza la sfida linguistica del testo italiano letterario che offre grandi soddisfazioni nell’interpretazione. Elena Radonicich, nel ruolo della giovane ladra Beatrice, si lascia trasportare dal mondo onirico creato da Elisabetta Sgarbi, vivendo un tempo sospeso che si distacca dalla realtà per immergersi in una dimensione fantastica.Tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco pubblicato nel 2018 da La Nave di Teseo, il film è stato sceneggiato da Elisabetta Sgarbi insieme a Eugenio Lio e prodotto da Bibi Film e Betty Wrong con Rai Cinema. La distribuzione sarà curata dalla Fandango, promettendo al pubblico un viaggio emozionante tra metafisica noir e introspezione psicologica.