24 marzo 2025 – 14:14
La crisi del settore moda italiano diventa sempre più palpabile. Secondo i dati forniti dalla Federazione Moda Italia-Confcommercio, l’Italia registra una perdita quotidiana di ben 18 negozi di abbigliamento e accessori, aggravando così un trend già in discesa dagli ultimi cinque anni. In questo arco temporale si sono persi oltre 23 mila punti vendita, riducendoli a poco più di 120 mila. Le conseguenze non si fermano qui: la perdita complessiva è stata di circa 35.000 occupati.Il fenomeno sembra interessare in modo disomogeneo il territorio nazionale. I dati registrano una riduzione della base imprenditoriale sia nelle grandi città che nelle aree rurali, sebbene le prime siano state colpite con maggiore intensità. Le esportazioni del settore moda si sono mantenute stabili nonostante tutto. Una delle cause principali di questo declino è la concorrenza dei negozi online che offrono una gamma più ampia e a prezzi più bassi. Inoltre, la crisi economica ha ridotto le possibilità degli italiani di spendere per abbigliamento.Per recuperare il terreno perso e scongiurare ulteriori perdite, il governo sta pensando ad agevolazioni fiscali per gli imprenditori del settore. Le iniziative prevedono anche investimenti in tecnologia per far emergere la marca italiana nel panorama internazionale.Secondo i dati, le regioni più colpite sono Lombardia e Emilia-Romagna, con una riduzione di circa 20 punti vendita al giorno. Altre aree interessate sono il Lazio, il Veneto e la Toscana.L’Italia ha sempre avuto fama per essere un luogo privilegiato dove trovare abbigliamento di alta qualità a prezzi accessibili. La sua gamma estesa di prodotti è richiesta in tutto il mondo, ma soprattutto dall’Europa. Per non perdere questa credibilità, la società italiana deve ripensare strategie commerciali che facciano concorrenza alle grandi catene e sfruttino al meglio le tecnologie digitali per portare i prodotti in tutto il mondo.La storia della moda italiana è ricca di innovazioni, come la creazione del “made in Italy”, marchio ormai riconosciuto a livello internazionale. Tuttavia, per restare competitiva e recuperare la posizione che aveva, deve adattarsi alle nuove esigenze dei clienti ed essere più presente nel mercato globale.L’Italia è famosa per i suoi stilisti di grido come Versace, Gucci, Armani. Questi marchi hanno reso l’Italia un riferimento importante nel campo della moda e hanno contribuito a valorizzare il “made in Italy”. Tuttavia, la crisi del settore sta anche toccando questi grandi nomi.La Federazione Moda Italia-Confcommercio ha lanciato appelli per attirare nuovi investimenti ed evitare ulteriori disavanzi.