“La mostra di veicoli militari al Parco della Vittoria: un mix di ammirazione patriottica e timori per il conflitto in Ucraina”

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Una folla di persone provenienti da diverse parti del mondo si è riunita in un’atmosfera di curiosità e interesse al Parco della Vittoria di Mosca, attratta dalla visione dei veicoli blindati e dei droni esposti come ‘trofei’ militari provenienti dai campi di battaglia ucraini. In una giornata soleggiata di primo maggio, famiglie e coppie si sono immerse nella visione di armamenti come carri armati danneggiati di produzione americana, in occasione dell’apertura di uno spettacolo organizzato dall’esercito.Più di due anni dopo l’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, l’atmosfera era permeata da un mix di ammirazione patriottica e timori legati a un conflitto che sembra non avere una fine definita. Circa 40 veicoli militari di varie dimensioni erano esposti al pubblico, tra cui spiccavano il carro armato americano Abrams gravemente danneggiato, un Leopard 1 tedesco e un AMX-10 francese. La provenienza esatta dei veicoli non è stata comunicata dall’esercito, ma si sapeva che arrivavano dalle regioni orientali e meridionali dell’Ucraina occupate dai russi.La scelta simbolica della location per lo spettacolo nel Parco della Vittoria, dedicato alla sconfitta dei nazisti, sottolineava il parallelismo voluto da Mosca tra la sua attuale offensiva e lo sforzo bellico sovietico durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo confronto è stato enfatizzato anche da Andrei Lyubchikov, uno dei militari che guidavano i visitatori, il quale ha dichiarato che l’intento dello spettacolo era quello di dimostrare la resistenza contro l’Occidente e la sua tecnologia, proprio come accadde durante il conflitto mondiale.Lo show si è svolto in vista delle celebrazioni del 9 maggio, giorno in cui la Russia commemora la vittoria sulla Germania nazista. Nonostante le critiche vietate nei confronti dell’offensiva russa in Ucraina, molti visitatori del Parco della Vittoria hanno accolto con favore questa narrazione storica. Dmitry Pervukhin, 75 anni, ha espresso rammarico per la mancanza di azioni più decise da parte della Russia contro i “nazisti ucraini” nel 2014 – anno dell’annessione della Crimea – ma si è detto rassicurato dal fatto che le truppe russe possono affrontare i carri armati occidentali catturati sul campo. Questo aspetto gli ha confermato la capacità delle forze russe nel combattere efficacemente qualsiasi avversario.

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