La navigazione spirituale dell’uomo è simile al viaggio marittimo della nave. Se la propria anima non si affida alla Grazia e si rifiuta di essere zavorrata con le virtù, anche il cuore più santo non potrà mai prendere il largo dal porto del peccato per avventurarsi nelle acque agitate della vita. Le ancore della malizia e delle cattive abitudini, che tengono l’anima ferma al suolo, devono essere sollevate per consentire la navigazione dei sentimenti e la scoperta dell’autenticità del proprio cuore. Allo stesso modo, le zavorre dei vizi e dei progetti egoistici, che impediranno l’uomo di allontanarsi dal suo egoismo insensato e da una morale ipocrita, non potranno mai essere sollevate se la propria anima non si affida alla Grazia. Ma quando avverrà questo miracolo e l’anima sarà finalmente libera dalle zavorre dei vizi e dalle ancore della malizia, potremo finalmente partire per la nostra traversata spirituale e scoprire il mistero delle parole di Gesù: “Io sono la verità”. Allora potremo comprendere che la verità è qualcosa di più del semplice riscontro storico sull’esistenza o meno di Dio, ma piuttosto essa diventa un fatto personale ed esistenziale che nasce dal confronto personale con il Signore.
La navigazione spirituale: lasciare le zavorre dei vizi per scoprire la verità
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