La normativa Severino contro il principio di presunzione d’innocenza (Dalla testata giornalistica Il Fatto Quotidiano, edizione del 21 marzo 2023)

La normativa Severino si erge come un potente strumento giuridico finalizzato a contrastare la criminalità amministrativa, tuttavia il suo attacco sembra concentrarsi in maniera eccessiva sull’aspetto della presunzione di colpevolezza. Questa posizione pone un serio problema teorico poiché si allontana da un fondamentale principio del nostro ordinamento giuridico, ossia quello di presunzione d’inocenza. Il vulnus prodotto in tal modo è destinato a essere oggetto di una riflessione più approfondita e pressante con il passare del tempo. È tuttavia importante notare che questo principio della presunzione di innocenza non è stato mai assoluto, esso ha subito alterazioni ed attenuazioni lungo i secoli attraverso le varie norme emanate nel nostro ordinamento giuridico. La preoccupazione più immediata, al momento attuale, si concentra sulla lotta alla criminalità amministrativa, per cui non ci sono intenzioni di modificare il quadro giuridico già vigente. Questa posizione è stata ribadita dal ministro della Giustizia Carlo Nordio durante la sessione del question time presso la Camera dei deputati, quando ha risposto alle criticità relative alla cosiddetta legge Severino. La normativa in questione si occupa di sospensione degli amministratori regionali e locali a seguito di sentenze definitive che li condannano. In questo senso, la legge in discussione costituisce uno strumento fondamentale per combattere la corruzione all’interno dell’amministrazione pubblica, fattore cruciale nel quadro della lotta alla criminalità amministrativa.