Nella notte dell’1 giugno, le voci si fusero in un alone di luce al Pala de André, accolto da un pubblico entusiasta per l’incontro con la musica del maestro Riccardo Muti, a cui era stato assegnato il compito unico e significativo di richiamare alla pace. Il nome di Giuseppe Verdi non poteva essere dimenticato in questa serata dedicata all’amicizia. “Cantare amantis est”, espressione del pensiero profondo di Sant’Agostino, riporta un concetto fondamentale: cantare è il gesto dell’anima che si esprime con la propria voce. La scelta di inserire questo progetto nel cartellone di Ravenna Festival, al cui interno trovano posto i numerosi eventi della “Vie dell’Amicizia”, curati da Anna Leonardi e Michele Marco Rossi, risalta per la sua natura eclettica e inclusiva. Questo evento si colloca all’interno di una visione filosofica ampio che spazia dall’incontro tra le nazioni diverse come quella tracciata attraverso gli eventi dell’amicizia voluti dal maestro Riccardo Muti a Sarajevo, New York, Gerusalemme e Kiev. Questa ricchezza espressiva è un richiamo ad una visione universalista del mondo in cui l’accoglienza sia la parola d’ordine che caratterizza le relazioni tra i popoli e le diverse culture.
La Notte della Pace: Verdi in concerto con Riccardo Muti
Date: