La nuova indagine sulla tragedia aerea di Ustica: un caccia americano come responsabile?

La strage di Ustica, avvenuta il 27 giugno 1980, era stata considerata per decenni un mistero senza soluzione. L’ipotesi di un missile aria-terra sparato da un caccia sovietico o dall’Italia stessa era rimasta per anni l’unica possibilità accreditata. Tuttavia, una nuova indagine giornalistica pubblicata sul settimanale l’Espresso suggerisce una versione alternativa degli eventi. Secondo questo studio, il DC-9 italo-libico, che si stava dirigendo verso Malta, fu colpito da un caccia statunitense impegnato nel seguito di un aereo militare libico. Il direttore del settimanale Emilio Carelli sostiene che le prove raccolte dalla perizia tecnica e dalle testimonianze di persona presenti sull’aereo, insieme alle informazioni fornite dai resti dell’equipaggio caduto con l’aereo, fanno pensare a un impatto diretto da parte del caccia americano.Le circostanze in cui avvenne la strage sembrano indicare una serie di eventi complessi che coinvolgevano anche altri soggetti internazionali. È stato possibile ricostruire il volo dell’aereo italo-libico e le sue ultime fasi prima della caduta, fornendo nuove informazioni sulla possibilità che l’impatto con un caccia americano sia stato la causa principale dell’incidente.Le conseguenze di questa ipotesi hanno risvolti significativi per le politiche internazionali e le relazioni tra paesi diversi. Se confermata, avrebbe rappresentato una delle più grandi tragedie aeree della storia italiana e uno degli eventi più complessi e misteriosi del dopoguerra.Un dibattito è stato acceso sulle possibilità che questo evento sia stato parte di un contesto internazionale più ampio. Si discute anche della risposta dell’amministrazione Reagan, se avrebbe o meno coperto la verità sull’incidente per evitare di mettere in evidenza i suoi propri interessi strategici.Il dibattito sulle cause della strage di Ustica è stato acceso da sempre ma con il nuovo studio apparso sugli espressi, si apre una nuova stagione del confronto sui mezzi e la verità.