Durante il Festival internazionale del giornalismo a Perugia, Roberto Saviano ha espresso il suo dissenso riguardo alla cancellazione del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile da parte del programma “Che sarà” condotto da Serena Bortone su Rai 3. Saviano ha sottolineato che l’opposizione desiderata dai vertici televisivi è un’opposizione estremista, per poter mostrare un’apparenza di democrazia e contrapporre gli altri come assalitori. Tuttavia, ciò che non vogliono è una narrazione specifica, soprattutto quando si tratta di affrontare argomenti legati alla criminalità organizzata e alla storia. Il noto scrittore ha evidenziato come le sue narrazioni sul narcotraffico, sulla mafia, sulla corruzione e sul costo della politica abbiano sempre trovato ascolto tra il pubblico. Ha denunciato che per essere eletti servono ingenti somme di denaro e ha citato inchieste che dimostrano quanto costa effettivamente un seggio parlamentare. Questi temi scomodi per certe eeacute;lites politiche sono volutamente evitati percheeacute; la loro diffusione potrebbe mettere in discussione anche altre questioni sensibili come le attività delle Ong.Saviano ha concluso sottolineando che la vera paura delle istituzioni è che se si cominciasse a credere alle verità scomode raccontate su questi argomenti, allora si rischierebbe di mettere in discussione anche altre pratiche poco trasparenti. Ecco percheeacute; cercano in ogni modo di bloccare queste narrazioni che mettono in luce le zone d’ombra della società e della politica italiana.
“La paura delle istituzioni: Saviano denuncia la censura e la mancanza di trasparenza in Italia”
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