Nel cuore del penitenziario di Velletri, situato alle soglie di Roma, si cela un’insolita realtà: una sorta di mercato clandestino in cui si scambiano beni e servizi tra i detenuti. Questa piazza di spaccio all’interno della prigione rappresenta un microcosmo affascinante e inquietante al tempo stesso, dove regnano leggi non scritte e gerarchie sotterranee.Qui, gli oggetti più disparati trovano acquirenti disposti a barattare con ciò che possiedono, creando un’economia parallela caratterizzata da una valuta propria e da una rete di relazioni intricate. La creatività nel trovare soluzioni per le esigenze quotidiane è sorprendente: dalla produzione artigianale di oggetti utili alla ristrutturazione dei locali, tutto ha un valore e può essere scambiato.Tuttavia, dietro questa vivace attività commerciale si nasconde anche il lato oscuro della vita carceraria: il potere dei clan criminali che controllano il mercato nero, le estorsioni e le violenze che garantiscono il rispetto delle regole non scritte. In questo contesto surreale ma reale si intrecciano storie di sopravvivenza, solidarietà forzata e rivalità implacabili.La piazza di spaccio dentro il carcere diventa così uno specchio distorto della società esterna, con le sue dinamiche economiche e sociali amplificate dalla costrizione della detenzione. Un luogo dove la necessità aguzza l’ingegno e la resilienza degli individui viene messa alla prova ogni giorno. E mentre le guardie vigilano sul perimetro esterno, all’interno si consumano drammi umani fatti di speranza e disperazione mescolate in un groviglio inestricabile.
“La piazza clandestina di Velletri: il mercato nero dietro le sbarre”
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