Il dibattito parlamentare sulla rilevanza storica del Manifesto di Ventotene si è trasformato in un’accesa discussione politica, con la vicepresidente della Camera e leader dell’estrema destra italiana che ha espresso una visione divergente dai principi fondanti del documento.Il 5 giugno, durante il confronto sul ddl Zan, Giorgia Meloni aveva dichiarato in aula: “Non mi sento un’ereditiera dei ventotenisti perché loro volevano l’uguaglianza tra i sessi e io ho una visione completamente diversa”. Le sue parole hanno scatenato un’ondata di critiche da parte della sinistra, che ha interpretato il suo commento come un’aperta rottura con le idee progressiste.Il Manifesto di Ventotene fu redatto nel 1941 dal gruppo di intellettuali tra cui era presente anche Norberto Bobbio. Questa dichiarazione rinnovò la speranza per una democrazia partecipativa e l’uguaglianza dei diritti individuali, che rimane un tema di grande attualità.
La polemica sulla storicità del Manifesto di Ventotene: Meloni contro i ventotenisti.
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