La posizione della Russia sulle forze di peacekeeping NATO in Ucraina è stata chiara e decisa, respingendo categoricamente l’idea di una presenza dell’alleanza nell’area. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha enfatizzato che qualsiasi tentativo di coinvolgimento della Nato a favore di Kiev potrebbe scatenare una guerra. Questa posizione è stata criticata da diversi attori politici internazionali, tra cui Macron e Starmer, accusati di fare finta di non comprendere la situazione. La richiesta russa è che eventuali peacekeeper siano provenienti da Stati non membri della Nato, altrimenti si aprirebbe la strada a un conflitto aperto con l’alleanza atlantica. Inoltre, c’è stato un chiaro riferimento alla consultazione con l’ex presidente americano Trump, indicando un disprezzo per le decisioni prese senza considerare tutte le implicazioni geopolitiche. La questione dei rapporti tra Russia, Ucraina e Nato rimane quindi estremamente delicata e potenzialmente esplosiva, con il rischio concreto di una escalation militare se non si troverà una soluzione diplomatica accettabile per tutte le parti coinvolte.
La posizione della Russia sulla presenza di peacekeeper NATO in Ucraina: un rischio di escalation militare imminente.
Date: