16 novembre 2024 – 01:32
Durante una giornata assolata a Roma, un gentiluomo si avvicinò al Presidente Sergio Mattarella e lo esortò a non firmare una determinata legge per il bene comune. Da lì a poco, sul palco del Salone delle Fontane all’Eur, mentre dialogava con un folto gruppo di giovani, il Presidente con fermezza rispose al signore: “Se dovessi trasgredire le regole per fini nobili, ciò aprirebbe la strada a chiunque desideri violarle per fini malvagi”. Questa riflessione profonda evidenzia la responsabilità che ogni individuo ha nel rispettare le regole e nel mantenere l’ordine sociale per garantire il bene collettivo. La figura istituzionale del Presidente si presenta quindi come baluardo della legalità e della coesione sociale, rivelando una visione etica e morale che va oltre l’interesse personale. In un contesto in cui la tentazione di piegare le regole in nome di ideali nobili può essere forte, Mattarella sottolinea l’importanza di rimanere fedeli ai principi fondamentali che regolano la convivenza civile. Il suo messaggio risuona come un monito contro ogni forma di opportunismo o compromesso morale, invitando ciascuno a riflettere sul proprio ruolo nella società e sulle conseguenze delle proprie azioni.