30 settembre 2024 – 12:41
La Valle d’Aosta si conferma terra di eccellenza enologica anche nel 2025, con il prestigioso riconoscimento dei ‘Tre bicchieri’ assegnato dal Gambero Rosso a cinque vini di altissima qualità. Tra le etichette premiate spiccano il Sopraquota 900 ’22 Rosset Terroir, il Vda Chambave Moscato Passito Prieuré ’21 de La Crotta di Vegneron, il Vda Nebbiolo Dessus ’22 Pianta Grossa, il Vda Petite Arvine ’23 Elio Ottin e il Vda Petite Arvine Les Fréres ’22 Grosjean.Secondo gli esperti del settore, la svolta dell’enologia in Valle d’Aosta è stata caratterizzata dalla decisione dei produttori di abbandonare l’idea di confrontarsi con i vini potenti e concentrati provenienti da altre regioni o dall’estero. Invece, si è scelto di valorizzare al massimo il carattere unico conferito dal clima e dai terroir locali, puntando su vini più leggeri e facilmente bevibili.Questa nuova filosofia ha portato all’aumento dell’interesse per vitigni come il Petit Rouge e il Nebbiolo, mentre la Petite Arvine sta guadagnando sempre più spazio a discapito del Chardonnay. Il Pinot Nero, fruttato e fresco ma al tempo stesso deciso nel gusto, rappresenta fedelmente l’anima della Valle d’Aosta. Con un po’ più di coraggio e conoscenza si potrebbe scommettere sul Syrah, vitigno che promette molto nella regione se vinificato in chiave leggera ed elegante, esaltando note speziate e floreali anziché quelle fruttate tipiche.