19 agosto 2024 – 10:45
La costruzione del grattacielo della Regione Piemonte è finalmente giunta al termine, i dipendenti occupano i loro nuovi posti di lavoro e il nastro è stato ufficialmente tagliato. Tuttavia, i costi per la realizzazione di questa imponente struttura continuano ad aumentare in modo esponenziale. Un’ultima determina della giunta Cirio ha rivelato che ai 284 milioni di euro preventivati si sono aggiunti ulteriori due milioni a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime, che verranno coperti dal bilancio regionale.Questo incremento rappresenta solo l’ultimo di una serie di variazioni nei costi e errori di costruzione che hanno portato il costo finale del progetto a salire di quasi 80 milioni rispetto al prezzo iniziale stabilito nel lontano 2010. Questa situazione è dovuta anche alla mancanza del collaudo tecnico amministrativo, previsto per novembre, che potrebbe mettere fine alle molteplici controversie e ritardi che hanno caratterizzato la storia travagliata di questo grattacielo.Tutto ebbe inizio nel lontano 1999 quando l’ex governatore Enzo Ghigo bandì un concorso internazionale per la progettazione della nuova sede della Regione Piemonte. Dopo varie vicissitudini e cambiamenti di progetto, lo studio dell’architetto Massimiliano Fuksas vinse la gara con la proposta di una torre alta 100 metri nel borgo San Paolo. Successivamente, la giunta Bresso decise di spostare il sito nella zona ex Avio per riqualificare l’intera area circostante.Gli errori commessi lungo il cammino hanno contribuito all’aumento progressivo dei costi dei lavori pubblici, generando numerose indagini sul cantiere rimasto per anni vuoto. Dopo molteplici ritardi e intoppi, i lavori ripresero nel 2017 con l’obiettivo originario del completamento nel 2019, ma le scadenze sono state costantemente rimandate fino all’attuale ottobre del 2022, influenzate dalla pandemia da Covid-19 e dallo scoppio del conflitto in Ucraina.
