28 maggio 2024 – 19:45
La stagione appena conclusa alla Scala ha rappresentato un momento di svolta per il teatro milanese, segnando l’addio di Dominique Meyer come sovrintendente. Il suo mandato è stato caratterizzato da una programmazione audace e ricca di ritorni importanti e novità sorprendenti. Tra i momenti salienti, spiccano la prima mondiale de “Il Nome della Rosa” commissionata a Francesco Filidei, la ripresa del celebre Falstaff firmato da Strehler e diretto da Daniele Gatti, e l’attesa interpretazione di Norma con Marina Rebeka sul palco. Inoltre, sono state proposte opere classiche come Rigoletto con la regia di Martone e Tosca diretta da Michele Gamba.La presenza di artisti di fama internazionale ha contribuito a rendere indimenticabile questa stagione: Anna Netrebko, Jonas Kaufmann, Ludovic Teeacute;zier hanno dato vita a spettacoli straordinari che resteranno impressi nella memoria degli spettatori. La collaborazione con rinomati direttori d’orchestra come Riccardo Chailly e Christian Thielemann ha garantito un’eccellenza musicale senza precedenti.Non solo grandi nomi della lirica hanno calcato le scene del teatro scaligero, ma anche produzioni innovative come “Anna A.” commissionata a Silvia Colasanti hanno arricchito il cartellone offrendo nuove prospettive al pubblico più giovane. L’impegno per la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica sono stati al centro dell’attenzione durante tutta la stagione, dimostrando una volontà costante di evolversi e adattarsi ai tempi moderni.Il futuro della Scala si apre ora a nuove sfide e opportunità con l’arrivo del successore di Meyer, Fortunato Ortombina, proveniente dalla Fenice di Venezia. Nonostante le incertezze legate alla transizione, il teatro milanese si prepara ad accogliere nuovi talenti e a continuare a stupire il pubblico con produzioni all’avanguardia e prestigiose collaborazioni internazionali.
