Domenica 30 marzo, alle lancette dell’orologio che si sposteranno in anticipo di un’ora per l’avvio dell’ora legale, il Paese si prepara ad accogliere questo piccolo cambiamento che avrà una grande influenza sul consumo di energia elettrica. Grazie a tale normativa, la nostra nazione potrebbe risparmiare circa 100 milioni di euro nel periodo compreso tra l’inizio di aprile e il mese di ottobre, come prevede la società Terna, principale gestore della rete nazionale di trasmissione. In effetti, se consideriamo un consumo minore di energia pari a circa 330 milioni di kWh, ci renderemo conto che questa riduzione energetica potrà avere conseguenze significative sul nostro pianeta.Tali benefici, inoltre, non si limitano al solo aspetto economico ma coinvolgono anche l’ambiente. In particolare, secondo alcune stime, tale riduzione del consumo energetico comporterà una diminuzione di circa 160 mila tonnellate di anidride carbonica in atmosfera. Questo significa che il nostro Paese contribuirà a rendere più sostenibile l’ambiente e a ridurre le emissioni nocive per la natura.L’ora legale sarà, dunque, in vigore fino al 26 ottobre prossimo e si concluderà quando i nostri orologi torneranno indietro un’ora. Ecco perché è importante non trascurare l’avvio dell’orologio e spostarlo di sessanta minuti più avanti alle due del mattino di domenica.
La scelta obbligatoria per la sostenibilità: ora legale, energia ridotta e ambiente in miglioramento
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