“La scomparsa di Emanuela Orlandi: nuove rivelazioni e retroscena politici”

Durante l’audizione davanti alla commissione bicamerale di inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, il giornalista investigativo Fabrizio Peronaci ha gettato nuova luce sulla complessa vicenda legata alla scomparsa della giovane. Secondo Peronaci, la storia di Emanuela Orlandi è intrinsecamente politica e legata alle tensioni del periodo in cui è avvenuto il sequestro. Egli ha suggerito la presenza di una pista internazionale, con l’utilizzo di Alì Agcà come pedina della Guerra Fredda, in relazione alle sue accuse nei confronti di Mosca riguardo all’attentato, accuse successivamente ritrattate.Inoltre, Peronaci ha evidenziato un aspetto economico legato agli scandali finanziari e all’opacità dei rapporti tra malavita e ambienti ecclesiastici. Secondo il giornalista, il sequestro di Emanuela Orlandi sarebbe stato pianificato a lungo termine e non sarebbe da attribuire a motivazioni sessuali, poicheeacute; un maniaco o un pedofilo non avrebbero pedinato la vittima per giorni neeacute; cercato il coinvolgimento dei servizi segreti.Durante l’udienza sono emersi dettagli interessanti, come l’intervista rilasciata da Ercole Orlandi nel 2001 in cui accusava i servizi segreti del rapimento della figlia e la particolarità dello zio Meneguzzi che agiva come portavoce della famiglia. Peronaci ha inoltre citato i ruoli chiave dei magistrati Ilario Martella e del giudice Imposimato, quest’ultimo convinto che il sequestro fosse finalizzato a ricatti politici orchestrati da Mosca.Un altro elemento rivelatore è emerso dall’intervento di Gianni Sarrocco durante l’audizione: egli ha raccontato di aver notato nel registro delle visite della scuola frequentata da Emanuela Orlandi il nome “Gangi” associato ai Servizi Segreti. Successivamente si è scoperto che Gangi era un agente del Sisde e aveva una relazione con una cugina della ragazza scomparsa. Sarrocco ha menzionato una foto scattata al fotografo in quell’occasione, ma purtroppo non dispone più dell’immagine che potrebbe ancora essere conservata negli archivi del giornale.Questa testimonianza aggiunge ulteriori elementi intriganti alla complessa vicenda legata alla scomparsa di Emanuela Orlandi, alimentando le teorie su possibili retroscena politici ed internazionali che potrebbero aver contribuito al misterioso caso mai risolto.