Franco Anelli, il rettore dell’Università Cattolica scomparso prematuramente a 60 anni per mano propria, ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità accademica e sanitaria che aveva servito con dedizione. La notizia della sua tragica fine ha suscitato un profondo sgomento tra coloro che lo conoscevano e stimavano, con la Fondazione Policlinico Gemelli Irccs che si unisce nel dolore e nella preghiera per lui. Laureato in Legge e giurisprudenza presso l’ateneo cattolico, Anelli era un luminare nel campo del Diritto privato, contribuendo all’istruzione di generazioni di studenti.Il suo terzo mandato come rettore sottolineava il riconoscimento della sua competenza e della sua leadership all’interno dell’università. Tuttavia, la sua decisione estrema di porre fine alla propria vita getta ombre di mistero su ciò che lo avesse spinto a compiere tale gesto irreversibile. Le indagini condotte dai carabinieri hanno escluso l’intervento di terze persone nella tragedia che si è consumata quando Franco Anelli si è lanciato dal sesto piano del palazzo dove risiedeva a Milano.La morte prematura di Anelli rappresenta una perdita incalcolabile per la comunità accademica e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di condividere il proprio cammino con lui. Il suo ricordo resterà vivo nei cuori di quanti hanno apprezzato la sua dedizione alla conoscenza e al progresso scientifico, mentre la domanda sul percheeacute; dietro al suo gesto rimarrà senza risposta, lasciando un senso di smarrimento e tristezza diffusa tra chi lo ha conosciuto e stimato.
La scomparsa di Franco Anelli: un vuoto incolmabile nella comunità accademica e sanitaria
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