19 gennaio 2025 – 11:45
La mattina di oggi, sulla vetta del Musin, è riapparsa la scritta “TavMafie” che era stata rimossa da ignoti durante le festività natalizie. Nelle ultime ore, alcuni attivisti del Movimento No Tav si sono arrampicati sulle pendici del monte all’imbocco della Val di Susa per riposizionare i teli bianchi e riscrivere il messaggio che da anni suscita controversie. Questo risultato era stato previsto anche da Igor Boni di Europa Radicale, che qualche settimana fa aveva annunciato con entusiasmo sui social media la sparizione della scritta, ricordando le fasi della battaglia condotta per farla rimuovere.Non c’è dubbio che ci saranno coloro che proveranno nuovamente a mettere in mostra quella scritta, ma ribadisco che essendo quell’area di competenza del Comune di Almese, è responsabilità dello stesso Comune non permettere azioni illegali e intervenire se necessario – aveva scritto Boni sui social. Lo stesso principio varrebbe naturalmente se la scritta fosse a favore della Tav, accusando chiunque di diffamazione.Questa provocazione non è stata ben accolta dal sindaco di Almese, Andrea Cavaliere, il quale ha chiarito di non aver dato disposizioni per rimuovere i teli bianchi dalle pendici del Musin né avere intenzione di farlo. Ha sottolineato che secondo l’amministrazione comunale il messaggio non costituirebbe una violazione del codice della strada né avrebbe un intento provocatorio.La questione resta aperta e divisiva tra i sostenitori e gli oppositori della Tav nella regione, mentre le autorità locali cercano di mantenere la calma e garantire il rispetto delle regole senza cadere in provocazioni o illegalità. La lotta per l’identità territoriale e la difesa dell’ambiente continua a tenere banco tra le comunità coinvolte in questa delicata vicenda.
