“La scuola elementare Gabelli: una storia di integrazione e sfide culturali”

Date:

13 settembre 2024 – 08:45

Nella scuola elementare Gabelli, situata a Barriera di Milano, la classe 4A accoglie una nuova studentessa proveniente dall’Egitto: si chiama Samira e ha degli occhi grandi dal colore nocciola che catturano l’attenzione di tutti. Nonostante il suo silenzio, il suo sorriso è eloquente. Il maestro Guido Barilla si chiede se la sua riservatezza sia dovuta alla timidezza o alla mancanza di conoscenza dell’italiano, mentre con pazienza racconta storie coinvolgenti alla classe. La vera natura di Samira viene presto svelata durante la pausa: con gesti delicati chiede indicazioni per il bagno, mantenendo sempre un sorriso radioso sul volto. Guido la interroga sulla sua provenienza e lei risponde con lo sguardo colmo di fiducia. Con garbo e comprensione, il maestro si presenta come Guido e indica la collega Elisabetta come maestra. Samira annuisce e ripete i loro nomi con gratitudine.Ogni anno, alla Gabelli, nuovi bambini giungono senza conoscere una parola di italiano. Gli insegnanti sono consapevoli che dovranno impegnarsi al massimo, anche al di fuori dell’orario scolastico. Gli italofoni rappresentano solo il 5% degli studenti della scuola, nonostante la maggior parte parli perfettamente l’italiano come lingua madre.Mentre Guido intrattiene la classe con le sue storie coinvolgenti, il preside Luca Bollero si rivolge ai genitori dei nuovi alunni nel cortile della scuola per organizzare l’uscita autonoma dei bambini compilando un modulo apposito. Le mamme e i papà presenti in assemblea provengono da diverse nazionalità, dimostrando la multiculturalità della comunità scolastica.Tuttavia, emergono inevitabili difficoltà legate alle diversità culturali quando i bambini crescono e le famiglie sono coinvolte. Durante le lezioni sulla Costituzione in quinta elementare, possono sorgere contrasti con i genitori riguardanti alcuni articoli che entrano in conflitto con le tradizioni culturali delle loro origini, specialmente per quanto riguarda il ruolo delle donne e la discriminazione legata all’orientamento sessuale.Nonostante le sfide incontrate lungo il cammino educativo, Guido riflette sul passato pensando ad una sua ex allieva che inizialmente aveva difficoltà nell’apprendimento: sua madre riteneva più importante trovarle un buon marito piuttosto che investire sull’istruzione. Tuttavia quest’anno si è iscritta ad un istituto scientifico con l’obiettivo di diventare medico, dimostrando come ogni individuo possa sfidare gli stereotipi culturali e perseguire i propri sogni indipendentemente dalle aspettative sociali predefinite.

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