“La sentenza storica contro la tifoseria organizzata: un passo avanti nel contrasto alla criminalità nel calcio”

02 ottobre 2024 – 09:45

La Corte di Appello di Torino ha recentemente emesso la sua sentenza riguardante le condanne inflitte ad alcuni membri della tifoseria organizzata bianconera lo scorso aprile, con la pena più alta che è stata di 8 anni. In particolare, è stata riconosciuta per la prima volta l’esistenza del reato di associazione per delinquere, con i giudici che hanno definito il vertice dei Drughi come una cupola criminale. Questo processo ha avuto origine da una denuncia presentata dalla Juventus stessa, evidenziando un importante passo avanti nel contrasto alle attività illegali legate al mondo del calcio. La decisione della Corte rappresenta un segnale forte e chiaro nei confronti di coloro che cercano di utilizzare il calcio come copertura per condotte criminali e illegali. Si tratta quindi di un importante precedente giuridico che potrebbe avere ripercussioni significative sul modo in cui le autorità affrontano il fenomeno delle tifoserie organizzate e delle attività illecite ad esse collegate. La sentenza sottolinea l’importanza della collaborazione tra le istituzioni sportive e le forze dell’ordine nella lotta alla criminalità nel mondo dello sport, dimostrando che nessuno è al di sopra della legge, nemmeno i gruppi organizzati all’interno degli stadi. Inoltre, questo verdetto potrebbe portare a una maggiore consapevolezza da parte dei club sportivi riguardo alla responsabilità che hanno nel prevenire e contrastare comportamenti illegali tra i propri sostenitori, contribuendo così a garantire un ambiente sicuro e sano durante gli eventi sportivi.

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