La sfida dei Rozio: una famiglia contro la multinationale LG dopo l’incidente mortale del 27 giugno 2020 a Beinasco.

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L’accaduto, avvenuto nel cuore di Beinasco, nell’estate del 2020, ha lasciato un segno indelebile nella vita della famiglia Rozio. La sfortunata Eliana, insegnante di scuola media e madre di due figli, aveva solo 46 anni quando una serie di eventi concatenati finì per privarla della vita. Il giorno fatale fu il 27 giugno del 2020. La famiglia non ha mai smesso di chiedersi cosa avrebbe potuto essere fatto per evitare la tragedia. Il senso di colpa e la ricerca di verità sono stati i compagni costanti dei Rozio negli anni seguenti.La sorella maggiore, Tiziana Rozio, è stata una delle prime a reagire con determinazione ai fatti. La sua decisione di lanciare un’indagine approfondita e una battaglia legale contro l’azienda LG, fornitore del frigorifero responsabile dell’accaduto, non nasceva da un impulso emotivo ma dalla ferma convinzione che fosse necessario. Secondo Tiziana “è nostro dovere fare tutto il possibile per evitare che tragedie come questa si ripetano”. Non solo: la sua scelta di intraprendere una tale azione, considerata lunga e complessa da molti, è stata guidata dalla consapevolezza del proprio ruolo come esponente della famiglia.La decisione dei Rozio non è solo un atto di giustizia, ma anche una sfida all’immobilità burocratica che spesso accompagna le vertenze similari. La strategia scelta dalla famiglia ha visto l’impegno su più fronti: da quello giudiziario a quello mediatico, per sensibilizzare l’opinione pubblica e pressare le autorità competenti per una maggiore attenzione ai problemi di sicurezza dei prodotti elettrici in uso domestico.L’avversario è un colosso multinazionale dell’industria elettronica: la LG. L’accusa della famiglia Rozio riguarda non solo l’imprudenza dimostrata dalla mancata attuazione delle norme di sicurezza, ma anche il tentativo di coprire l’accaduto attraverso una serie di comunicazioni fuorvianti e inadeguate.La battaglia giudiziaria dei Rozio contro LG è un esempio della determinazione con la quale le famiglie possono affrontare le imprese multinazionali. Questo caso, sebbene tragico, può ispirare una riflessione più ampia sul tema della sicurezza e del controllo qualità dei prodotti di consumo.

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