La sfida dell’Italia: verso l’uguaglianza o la competizione sfrenata?

L’Italia, un paese fondato sul principio di uguaglianza e giustizia sociale, sembra aver perso la strada del suo percorso storico in favore della logica della competizione sfrenata e della concentrazione del potere. È questo il tema centrale del libro “Più uno. La politica dell’uguaglianza” scritto dall’ex direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini. Quest’opera si presenta come un contributo importante alla riflessione pubblica sull’Italia dei nostri giorni e sulle sue sfide future.Ruffini inizia il suo percorso argomentativo con una critica alla logica neoliberista che ha dominato le scelte economiche e politiche italiane degli ultimi decenni. La sua tesi è che la riduzione del ruolo dello Stato e l’aumento della deregulation hanno portato a una crescente disuguaglianza sociale, con conseguenti effetti sulla coesione nazionale.Il libro poi si concentra sull’importanza dell’istruzione pubblica e gratuita come strumento di inclusione sociale. Ruffini sostiene che l’Italia dovrebbe puntare a realizzare una rete scolastica efficiente e accessibile a tutti, senza privilegiare alcuna zona o classe sociale.La parola “uguaglianza” viene ripresa nel titolo del libro con uno specifico significato. Non si tratta soltanto di assegnare diritti uguali a tutti i cittadini, ma anche di offrire loro le stesse possibilità di crescita e sviluppo. Per Ruffini è essenziale creare condizioni tali che ogni persona possa partecipare effettivamente alla vita sociale ed economica del paese.La conclusione del libro propone un cambiamento radicale rispetto alle politiche attuali: una più forte integrazione dell’economia e della politica con le esigenze dei cittadini. Si tratta di superare la contrapposizione tra Stato e società, per creare uno stato sociale capace di assicurare a tutti i cittadini un minimo di benessere.In generale, “Più uno” offre una visione critica del nostro sistema economico e politico. Oltre a criticarlo, il libro propone una strada per la crescita della nazione basata sull’uguaglianza e sulla giustizia sociale.