07 marzo 2025 – 08:01
La sinistra valdostana si trova in uno stato di guerra aperta, divisa sulla questione della legge elettorale recentemente modificata in Consiglio regionale. La posizione assunta da Rete Civica e dai Verdi è stata definita vergognosa, poiché sembrerebbe avvicinarli ancora una volta a Fratelli d’Italia. Ora rimane da vedere se questo sostegno verrà ottenuto raccogliendo firme in solitaria, con l’estrema destra o se persino la consigliera Minelli firmerà con i leghisti. Questo è quanto emerge da una nota di Valle d’Aosta Aperta che conferma la frattura interna alla sinistra riguardo al referendum sulla legge elettorale.Secondo la nota, l’adozione della preferenza unica rappresenterebbe una mortificazione della democrazia, contribuendo a rafforzare il potere dei consiglieri regionali già fuori controllo. Nonostante l’esistenza dello scrutinio centralizzato per contrastare il controllo del voto, le mafie continuano a prosperare anche nella Valle d’Aosta. Per contrastarle efficacemente, sarebbe necessaria una rivoluzione culturale e un reale ricambio della classe dirigente.Le tre preferenze proposte rappresentano solo un timido passo verso la parità di genere, ma comunque migliorano il sistema attuale. Ridurre l’importanza di uno strumento partecipativo fondamentale per chiedere ai valdostani se desiderano tre preferenze di cui una di genere o il ritorno alla preferenza unica è considerato pericoloso. È necessario un dibattito approfondito su queste tematiche cruciali per il futuro politico della regione.
