La sottocultura del crimine può essere analizzata attraverso la prospettiva della psicologia sociale, che evidenzia come l’appartenenza a un gruppo possa influenzare le scelte e gli atteggiamenti di una persona. Nel caso di Louis Dassilva, si è ipotizzato che il clima emotivo presente nell’ambiente in cui è cresciuto potrebbe aver contribuito alla sua condotta criminale. La comprensione del ruolo della sottocultura nel comportamento violento e criminale richiede di esaminare attentamente la rete delle relazioni sociali che si sono create attorno a Dassilva, nonché le strategie adottate dai diversi soggetti coinvolti per mitigare o incrementare il livello di violenza. Un’attenta analisi dei contesti sociologici in cui l’individuo è cresciuto può fornire informazioni preziose su come il sociale e il pubblico possano influenzare le dinamiche criminose, aiutando a comprendere perché certi soggetti si ritrovano coinvolti in violenze.
La sottocultura del crimine: analisi psicologica e contesto sociale di un caso di condotta violenta
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