“La telefonata del dittatore”: il nuovo romanzo di Ismail Kadare che esplora le relazioni tra arte e potere

Il nuovo romanzo di Ismail Kadare, celebre autore albanese scomparso all’età di 88 anni, intitolato “La telefonata del dittatore”, sarà presto disponibile nelle librerie italiane grazie alla casa editrice La nave di Teseo e alla traduzione accurata di Cettina Caliò. Quest’opera, che ha già ricevuto importanti riconoscimenti come essere stato incluso tra i migliori libri del 2023 dal ‘Wall Street Journal’ e la nomination per l’International Booker Prize 2024, si concentra su un evento poco conosciuto ma cruciale della storia moderna: una telefonata durata tre minuti tra Stalin e Pasternak nel giugno del 1934.Attraverso una sapiente combinazione di momenti onirici e ricerche approfondite su fonti attendibili, Kadare ci porta nel cuore di questo momento teso e misterioso, esplorando le conseguenze che ha avuto sull’arte e sul potere. Il romanzo intreccia le testimonianze di personaggi chiave legati a Pasternak e Mandelstam come Isaiah Berlin e Anna Achmatova, offrendoci uno spaccato affascinante dei rapporti complessi tra creatività e oppressione politica. In particolare, il protagonista si trova a confrontarsi con la dura realtà di dover negoziare con un tiranno sanguinario pur essendo un artista che dovrebbe godere della libertà creativa assoluta. Questa narrazione avvincente risuona profondamente con l’esperienza diretta dell’autore stesso sotto la dittatura feroce di Hoxha, quando anche lui fu chiamato inaspettatamente al telefono.La nave di Teseo continua così la sua collaborazione con Kadare, autore pluripremiato vincitore dell’International Booker Prize nel 2005 e del Premio Principe delle Asturie nel 2009. Tra le sue opere più recenti pubblicate dalla casa editrice vi sono “La bambola” (2017), “La provocazione” (2018), “Aprile spezzato” (2019), “La città di pietra” (2021), “Le mattine al Cafeeacute; Rostand” (2021), “Il dossier O.” (2022) e “Il palazzo dei sogni” (2023).