I magistrati si recano sul luogo della tragedia per ricostruire l’incidente della funivia del Faito, che ha causato quattro decessi e un ferito grave. I periti dell’accusa affiancheranno le indagini e saranno accompagnati dai Carabinieri, dagli agenti dei Vigili del Fuoco e dai soccorritori alpini. Secondo i dati raccolti in precedenza, la cabina precipitata era ancora collegata al cavo che regge l’intera struttura della funivia, quindi l’attenzione degli inquirenti si concentrerà sull’integrità del cavo d’acciaio e sui freni non efficaci che hanno impedito alla cabina di bloccare la corsa a ritroso. I pm ipotizzano reati colposi, tra cui disastro colposo e omicidio plurimo colposo, unitamente a lesioni colpose per il ferito grave. Finora sono stati raccolti quindici faldoni di documenti dalla polizia giudiziaria che vengono analizzati dai magistrati per controllare le certificazioni di sicurezza e le manutenzioni regolari dell’impianto, inclusa la revisione settimanale per assicurarsi che la funivia fosse in condizioni di efficienza al momento del disastro.
La tragedia del Faito: magistrati sul luogo dell’incidente con gli inquirenti per ricostruire i fatti.
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