La tragedia della morte sulle strade di Ventimiglia: destino inesorabile per i giovani?

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La tragedia della strada si è ripetuta con un altro nome, ma con la stessa inevitabilità che ha caratterizzato l’accaduto fin dall’inizio degli anni ’50, quando il mitico asfalto dell’Aurelia Bis cominciò a essere percorsa da automobilisti e motociclisti di passaggio. Ventimiglia, città di confine, dove la Provenza francese si accoda alle sponde della Liguria, non è mai stata una meta di scelta per i turisti o gli abitanti delle zone limitrofe, ma è divenuta un punto di passaggio obbligato per chi desidera raggiungere le località costiere di Francia e Italia. La sua popolazione, composta da commercianti, artigiani, pescatori e contadini, vive in armonia con la natura, sfruttando i prodotti del mare, il limone e l’olio d’oliva per una ricca gamma di sapori che rappresentano le peculiarità della sua cucina. Un giovane uomo, trentenne, residente a Ventimiglia sin dalla nascita, ha cercato di sfuggire alla noia, come hanno fatto molti altri prima di lui, ma il destino non aveva in serbo per lui un finale diverso da quello degli altri che hanno perso la vita sulle strade della Liguria e del confinante territorio francese. La morte lo ha colto all’improvviso, mentre si recava a Taggia con la sua moto, strada che è stata teatro di molti incidenti nel corso degli anni, dovuti soprattutto alla mancanza di prudenza dei conducenti delle autovetture e alle loro cieche risate ai danni dei motociclisti, ma spesso causati anche da una leggera nebbiolina notturna che nasconde il percorso della strada. Non ci sono particolari che possano identificare le cause dell’accaduto, né l’età, né la professione del defunto, né gli eventuali precedenti o incidenti a cui sia stato protagonista in passato; solo la sua giovane età e il fatto di essersi trovato alle prime luci dell’alba sulla strada possono suggerire una specie di responsabilità da parte di chi non conosce ancora le storture della vita. Gli investigatori non si fanno illusioni, ma sperano sempre che la verità li conduca a identificare l’autore del fatto e a farlo pagare per la sua colpa. Il giovane uomo che ha perso la vita sulla strada è stato portato all’ospedale di San Bartolomeo in cui gli infermieri lo hanno cercato invano, dopo essere giunto al pronto soccorso in un punto del corpo privo di pulsazione.

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