Chiara Guidi, cofondatrice della compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Societas, propone uno spettacolo che va ben oltre la definizione di “teatro per l’infanzia”. Attraverso la sua nuova creazione, ‘Il mostro di Belinda’, in scena al Teatro Studio Melato, Guidi invita il pubblico ad esplorare un mistero profondo che risuona nell’animo degli adulti. Lontano dalle convenzioni classiche delle fiabe, lo spettacolo si ispira a varie versioni de ‘La bella e la bestia’, tra cui quella di Calvino, per offrire una narrazione coinvolgente e ricca di significati.Belinda, l’eroina della storia, si trova ad affrontare il mostruoso con coraggio e amore, rivelando la capacità dell’essere umano di trasformare l’oscurità in luce. Questo viaggio interiore verso l’accettazione del diverso e la ricerca della bellezza nascosta è il cuore pulsante dello spettacolo. Guidi sottolinea come il teatro per l’infanzia sia spesso sottovalutato nel panorama artistico italiano, nonostante rappresenti un serbatoio inesplorato di potenzialità creative.Attraverso le fiabe e le storie antiche come quella della Bella e la Bestia, Guidi invita il pubblico a riflettere sul concetto di apparenza e realtà. Il mostro nella narrazione non è semplicemente un essere brutale, ma una figura complessa che mette in discussione i nostri preconcetti sulla bellezza e sulla bontà. La voce del mostro diventa simbolo di un giudizio superficiale basato su categorie prestabilite, mentre la metamorfosi guidata dall’amore porta alla trasformazione interiore.Nel teatro di Guidi non ci sono concessioni alla semplicità o alla superficialità: ogni dettaglio è studiato per stimolare una riflessione profonda negli spettatori. I bambini sono visti come portatori di verità e possibilità di cambiamento nella società, esseri viventi che ci invitano a guardare oltre le apparenze. Attraverso il suo lavoro artistico, Guidi ci ricorda l’importanza di ascoltare le voci nascoste e vedere al di là delle facciate esterne per abbracciare la complessità del mondo che ci circonda.Il teatro è dunque uno spazio sacro dove avviene una trasfigurazione dell’anima attraverso la magia delle storie raccontate. Con ‘Il mostro di Belinda’, Chiara Guidi continua a esplorare i confini dell’immaginazione e a regalare al pubblico esperienze artistiche indimenticabili che lasciano un segno profondo nel cuore degli spettatori.
“La trasformazione interiore nel teatro di Chiara Guidi: ‘Il mostro di Belinda’ e la ricerca della bellezza nascosta”
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