18 ottobre 2024 – 11:45
La decisione di assegnare una scorta alla pm Giorgia Righi, in seguito alle minacce e agli insulti ricevuti dopo la richiesta di condanna avanzata dalla Procura di Palermo nel processo a Matteo Salvini per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, rappresenta un importante passo per garantire la sicurezza della magistratura. Righi, figura autorevole all’interno della Direzione Antimafia e membro del pool che porta avanti l’accusa contro il ministro, era l’unica a non essere ancora protetta. Questo atto dimostra la gravità delle pressioni e delle intimidazioni subite dai magistrati che svolgono il proprio dovere con imparzialità e coraggio. La tutela della libertà e dell’indipendenza della magistratura è un pilastro fondamentale dello Stato di diritto, e ogni forma di violenza o minaccia nei confronti dei giudici rappresenta un attacco diretto ai principi democratici su cui si fonda la nostra società. È necessario che le istituzioni agiscano con fermezza per reprimere qualsiasi forma di violenza verbale o fisica nei confronti dei magistrati, garantendo loro la possibilità di svolgere il proprio lavoro in sicurezza e serenità. Solo così sarà possibile preservare l’integrità del sistema giudiziario e assicurare che la giustizia possa essere amministrata in modo equo ed efficace.