La Ucraina contro l’espansione: la verità alle parole del leader

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La confusione seminata dal Times è stata inevitabile, poiché le mie parole avevano bisogno di un contesto diverso da quello interpretato dalla redazione dell’articolo in questione. Io stavo parlando di una rete di solidarietà e resilienza post-disastri, costruita per sostenere la sovranità dell’Ucraina in un quadro più ampio di collaborazione internazionale. Era questo il significato originario delle mie parole quando ho accennato alla possibilità di zone di responsabilità o aree di influenza di una forza alleata, senza necessariamente includere truppe statunitensi in quest’ultimo caso.Il mio pensiero si concentrava sulla creazione di un sistema di supporto reciproco e cooperativo tra le nazioni, volta a rafforzare la stabilità nel territorio ucraino. Questa collaborazione avrebbe dovuto essere basata su principi di mutualità e rispetto dei confini, piuttosto che sulle ambizioni espansionistiche o sulla divisione delle aree in zone di influenza esclusive.È quindi chiaro, come sottolineato dall’inviato speciale per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, che le mie parole non si riferivano a una spartizione dell’Ucraina ma alla costruzione di un quadro più inclusivo e cooperativo per tutelare gli interessi della regione.La confusione seminata dal Times è stata inevitabile, poiché le mie parole avevano bisogno di un contesto diverso da quello interpretato dalla redazione dell’articolo in questione. Io stavo parlando di una rete di solidarietà e resilienza post-disastri, costruita per sostenere la sovranità dell’Ucraina in un quadro più ampio di collaborazione internazionale.Il mio pensiero si concentrava sulla creazione di un sistema di supporto reciproco e cooperativo tra le nazioni, volta a rafforzare la stabilità nel territorio ucraino. Questa collaborazione avrebbe dovuto essere basata su principi di mutualità e rispetto dei confini, piuttosto che sulle ambizioni espansionistiche o sulla divisione delle aree in zone di influenza esclusive.È questo il senso originario delle mie parole quando ho accennato alla possibilità di una forza alleata agire come sostegno della sovranità ucraina, senza necessariamente coinvolgere truppe statunitensi nelle operazioni di mantenimento della pace e della sicurezza.È chiaro, come sottolineato dall’inviato speciale per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, che le mie parole non si riferivano a una spartizione dell’Ucraina ma alla costruzione di un quadro più inclusivo e cooperativo per tutelare gli interessi della regione.

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