La Valle d’Aosta è la regina dell’elettrico e dell’ibrido nel trasporto merci

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In regione gli Euro 5 e 6 sfiorano l’82%. Sul fronte del trasporto persone, le classi di veicoli meno inquinanti segnano il 75,5%, ma l’alimentazione alternativa è inesistente.

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Valle d’Aosta nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro. Dall’analisi emerge che in Valle D’Aosta sia nel trasporto merci sia nel trasporto persone la maggior parte dei mezzi ha meno di 5 anni. Ma sul fronte dell’elettrico e ibrido la regione viaggia a due velocità.

Immatricolazioni: il trasporto merci segna +19%, ma gli autobus calano del 50%

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi. Tra le regioni in controtendenza la Valle d’Aosta, che con 50 nuove targhe (8 più del 2021) segna un incremento del 19% rispetto all’anno precedente.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021, e un simile scenario si riscontra anche a livello locale. La Valle d’Aosta mostra un dato negativo del 50% nelle immatricolazioni: le nuove targhe sono solo 8, la metà rispetto a 12 mesi prima.

Alimentazione: nel trasporto merci la Valle D’Aosta è la regina dell’elettrico e dell’ibrido

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante per il settore del trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).
In Valle d’Aosta l’elettrico nel segmento del trasporto merci fa un balzo in avanti e arriva a toccare il 2,1% del parco circolante, risultato che la posizione alla testa delle regioni più virtuose. Analogo primato per l’ibrido, che arriva a toccare quota 6,5%. Proporzionalmente, cala la quota di veicoli alimentati a gasolio, che scendono all’80,3%, quasi otto punti percentuali in meno rispetto al 2021. I mezzi a benzina, però, si mantengono alti e sfiorano il 10%, in leggera crescita.

Anche il panorama nazionale relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%). In controtendenza la Valle d’Aosta dove l’elettrico e l’ibrido sono inesistenti in questo segmento. Il gasolio è pressoché stabile all’86,6%, così come il metano al 12% e la benzina poco sopra l’1%.

Trasporto merci, gli Euro 5 e 6 sfiorano l’82% del parco circolante. Bene anche gli autobus

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 e gli Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciononostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.
In Valle d’Aosta la quota più rappresentata è quella degli Euro 6, con il 75,3% del parco mezzi pesanti per il trasporto merci, il dato migliore su scala nazionale. Gli Euro 0 sono solo il 2,5% del parco totale, stabili rispetto ai 12 mesi precedenti. Complessivamente, le categorie più datate, Euro 0-2, scendono ulteriormente rispetto al 2021 e si attestano al 6,5%. Se sommiamo le categorie Euro 5 e 6, invece, la percentuale arriva a sfiorare l’82%.

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco. Decisamente migliore la situazione in Valle d’Aosta, dove gli Euro 5 e 6, ovvero le classi meno inquinanti, sono il 75,5% del parco circolante (rispettivamente 30,4 e 45,1%). Gli Euro 0 coprono soltanto il 4% del parco, se considerati insieme agli Euro 1 e 2 arrivano a un 9,9% complessivamente.

Trasporto merci e persone, in entrambi i segmenti il parco circolante è prevalentemente under 5

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia nel 2022 risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).
In controtendenza rispetto all’andamento nazionale si conferma la Valle d’Aosta dove i veicoli di età compresa tra 0 e 5 anni rappresentano oltre la metà del parco circolante (63,4%), anche in questo caso il dato più alto a livello nazionale. La fascia d’età più diffusa è quella compresa tra 2 e 5 anni (27,7%). Se sommiamo i mezzi di età superiore ai 20 anni, raggiungiamo il 7,6% del parco circolante (gli over 40 sono solo l’1%).

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Valle d’Aosta è la fascia di età compresa tra i 5 e i 10 anni quella più massicciamente presente nel segmento autobus, con quasi il 27% dei mezzi in circolazione, percentuale appena più bassa della somma di tutti i veicoli sotto i 5 anni di età (27,7%). I mezzi sopra i 20 anni rappresentano l’11%.

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