22 agosto 2024 – 13:01
La Valle d’Aosta, regione incastonata tra le maestose vette delle Alpi, si distingue per la sua peculiare situazione nel panorama della grande distribuzione organizzata. Nel corso del 2020, ha conquistato il primato nazionale per la densità di supermercati e punti vendita, con ben 714 metri quadrati ogni mille abitanti, superando così il Friuli Venezia Giulia e attestandosi al di sopra della media nazionale di 399 metri quadrati. Questo primato è il frutto di una lunga storia di regolamentazioni e limitazioni imposte alle grandi strutture commerciali sul territorio valdostano.Fin dal lontano 1999, le autorità regionali hanno stabilito rigide normative che vincolano la crescita e lo sviluppo delle superfici di vendita al dettaglio. In particolare, è stato fissato un tetto massimo di 2.500 metri quadrati per le nuove strutture commerciali, considerate di dimensioni considerevoli secondo la legge vigente. Nel 2013, la Regione ha tentato persino di limitare ulteriormente il numero di insediamenti medio-grandi, ma tale provvedimento è stato successivamente annullato dal governo nazionale su ricorso presentato alla Corte costituzionale.Al giorno d’oggi, l’unica restrizione ancora in vigore riguarda l’insediamento di grandi superfici all’interno dei centri storici, una misura finalizzata a preservare l’aspetto tradizionale e storico delle città valdostane. L’amministrazione regionale si impegna a non rilasciare alcuna autorizzazione per la costruzione di nuovi supermercati o centri commerciali su larga scala: ogni decisione in merito è affidata esclusivamente alle competenze dei singoli comuni e ai rispettivi piani urbanistici.In questo contesto delicato e fortemente regolamentato, emerge chiaramente l’attenzione verso la tutela del paesaggio e dell’ambiente caratteristici della Valle d’Aosta. Le politiche volte a contenere l’eccessiva proliferazione dei punti vendita rappresentano un importante baluardo contro forme di speculazione edilizia che potrebbero compromettere l’equilibrio territoriale della regione. La sfida per il futuro sarà conciliare lo sviluppo economico con la salvaguardia delle peculiarità paesaggistiche e culturali che rendono unica questa terra alpina.