La Valle d’Aosta si prepara a superare un’altra prova con la riforma fiscale in corso

La Valle d’Aosta, nota per la sua peculiarità istituzionale e geografica, si trova ad affrontare un’ulteriore sfida nel contesto della riforma fiscale in corso. Recentemente, il presidente della Corte di giustizia tributaria di secondo grado, Diego Spampinato, ha sollevato l’ipotesi di accorpamento della Corte di giustizia tributaria di primo grado di Aosta a corti del Piemonte, all’interno dell’ambito della riforma fiscale in corso. Questo concetto è stato espresso durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2025.La Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Valle d’Aosta, intuendo le specifiche sfide poste dal contesto istituzionale e geografico locale, ha deciso di trasmettere un appunto al Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. L’appunto è corredato da un’ipotesi di soluzione che potrebbe rappresentare un punto di convergenza tra gli interessi dei diversi attori istituzionali coinvolti nella vicenda.La specificità dell’ipotesi in questione risiede nell’eventuale applicazione, alle corti di giustizia del Piemonte, degli stessi componenti delle corti della Valle d’Aosta. Ciò potrebbe essere reso possibile sfruttando la possibilità di celebrazione a distanza delle udienze e il carico di lavoro massimo esigibile. Tuttavia, attualmente non è possibile raggiungere questo limite presso le sedi della regione Valle d’Aosta, per carenza di ricorsi.L’eventuale accorpamento delle corti della Valle d’Aosta a quelle del Piemonte potrebbe avere importanti conseguenze in termini organizzativi e funzionali. Tuttavia, allo stato attuale, la questione rimane aperta e sembra richiedere una maggiore riflessione e analisi da parte degli operatori giuridici e istituzionali coinvolti.