27 marzo 2025 – 16:17
La “Video Game Therapy” introdotta dal Servizio per le dipendenze patologiche (SerD) dell’Usl Valle d’Aosta rappresenta un innovativo strumento terapeutico all’interno della presa in carico psicologica, concretizzata nell’utilizzo dei videogiochi come mezzo di esplorazione emotiva e supporto terapeutico. Questo metodo, a marchio registrato dal 2019, si fonda sull’idea che i videogiochi possano essere strumenti efficaci per lo sviluppo delle capacità cognitive, la formazione dell’empatia e l’affinamento della capacità di scelta, tutte aree fondamentali per il benessire psicologico.Il progetto si propone di integrare i videogiochi all’interno della pratica psicoterapeutica, mettendo a disposizione degli utenti un’opzione strutturata ed organizzata. Le sessioni terapeutiche avvengono in un ambiente controllato e selezionato dal paziente in collaborazione con lo psicoterapeuta. Questo ambiente virtuale serve da cornice per l’esperienza di gioco, permettendo al paziente di interagire in maniera significativa e coinvolgente con mondi fantastici e sfide teoriche, il tutto condotto sotto la guida esperta del terapista.Il Servizio valdostano è stato tra i primi a mettere in pratica questo nuovo approccio nella cura dei disturbi mentali. Il direttore del SerD, Gerardo Di Carlo, sottolinea l’importanza di utilizzare i videogiochi come strumento per l’esplorazione emotiva e il supporto terapeutico, evidenziando la capacità dei giochi di offrire una palestra virtuale dove attuare comportamenti senza conseguenze “reali” e quindi vivere esperienze non altrimenti possibili.