25 maggio 2024 – 13:45
Giovanni Goria, con la sua elezione giovanissima in Parlamento durante una legislatura breve ma intensa, si distinse per la sua percezione acuta dell’insofferenza delle diverse aree territoriali e ceti sociali nei confronti degli squilibri e inefficienze accumulate nel tessuto della società italiana. Egli comprendeva profondamente la necessità di porre fine alle distorsioni corporative che minavano il progresso del Paese, confrontandosi costantemente con le realtà degli altri Stati europei. Le questioni sollevate da Goria rimangono attuali ancora oggi, a dimostrazione della sua visione lungimirante e dell’urgenza di affrontare le sfide strutturali che affliggono l’Italia.Durante la cerimonia commemorativa del trentesimo anniversario della scomparsa di Giovanni Goria, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza delle parole pronunciate dal politico piemontese in occasione del quarantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione italiana. Goria considerava i presunti punti deboli del testo fondamentale come autentici punti di forza, affermando che quella Costituzione non rappresentava solo il passato ma anche il futuro del Paese.Queste riflessioni mostrano quanto la figura di Giovanni Goria fosse avanti rispetto al suo tempo e quanto le sue idee conservino una rilevanza imprescindibile nella società contemporanea. Il suo pensiero illuminato e la sua capacità di cogliere le dinamiche sociali ed economiche hanno lasciato un’impronta duratura nella storia politica italiana, offrendo spunti preziosi per un dibattito continuo sulla costruzione di una società più equa e inclusiva.
