Il presidente cinese Xi Jinping ha fatto scalo a Hanoi, segnando l’inizio della sua prima tappa internazionale del 2025, nel contesto di un momento storico critico caratterizzato dalla guerra commerciale e dai dazi con gli Stati Uniti, guidati da Donald Trump. Secondo le informazioni fornite dal network statale Cctv, Xi proseguirà la sua visita in Malaysia e Cambogia fino al 18 aprile, delineando un itinerario di altissimo profilo che esprime la determinazione della Cina a consolidare i suoi legami con l’Asia.La scelta di Hanoi come punto di partenza per questa missione si presenta particolarmente significativa. La città del nord del Vietnam rappresenta non solo un punto strategico in termini geografici, ma anche un simbolo della complessità delle relazioni tra la Cina e il mondo esterno. Il Vietnam, infatti, è stato spesso visto come un paese chiave per i rapporti sino-asiani, grazie alla sua posizione geografica centrale e alla sua storia di resistenza al colonialismo occidentale.L’arrivo di Xi a Hanoi avviene nel contesto di una guerra commerciale che ha sollevato tensioni senza precedenti tra la Cina e gli Stati Uniti. La decisione di Trump di aumentare i dazi su numerose merci cinesi ha rischiato di destabilizzare il mercato globale, facendo emergere profonde preoccupazioni sull’equilibrio del commercio internazionale. In questo scenario, la visita di Xi al Vietnam si pone come un atto simbolico della determinazione cinese a consolidare i suoi legami con l’estero e a resistere alla pressione occidentale.La scelta degli altri paesi inclusi nella missione – Malaysia e Cambogia – appare altrettanto strategica. La Malaysia rappresenta un importante partner commerciale per la Cina, grazie alla sua posizione centrale nell’Asia meridionale e al suo ruolo di nodo logistico cruciale per il traffico marittimo nel Golfo del Sudafrica. La Cambogia, d’altra parte, è uno stato membro fondamentale della Comunità degli Stati dell’Est asiatico (ASEAN), una delle istituzioni regionali più importanti in questo settore.Insieme alla Russia e alla Cina, gli altri 10 membri dell’Asean rappresentano quasi la metà della popolazione mondiale e un quarto del PIL globale. In base al protocollo firmato a Parigi nel dicembre 2015 da oltre 190 paesi per ridurre le emissioni di anidride carbonica in conseguenza del cambiamento climatico, gli Stati membri dell’ASEAN si sono impegnati, tra l’altro, a ridurre le loro emissioni di gas serra di circa il 45% entro il 2030.La visita di Xi a questi tre paesi in Asia meridionale riflette la visione della Cina per una comunità internazionale più giusta e equa. Essa rappresenta l’intento di questa grande potenza del continente asiatico di contribuire concretamente alla soluzione delle sfide mondiali, da quelle economiche a quelle ambientali, in conformità ai principi di uguaglianza e cooperazione espressi nell’Unione delle Nazioni.
La visita di Xi Jinping al Vietnam: una tappa strategica della diplomazia cinese nel 2025
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